QUANTO PREZIOSI SONO I VOSTRI GIOIELLI?

Quanto preziosi sono i nostri gioielli?

Una breve guida al valore dei materiali che compongono i gioielli

 

Il valore di un gioiello dipende dalla manifattura e dal valore del materiale che lo compone: non solo ci sono metalli più nobili di altri, o pietre più preziose, ma anche tra prezzi di uno stesso materiale può esserci una grande differenza.

I metalli. I metalli preziosi sono oro e argento, per la cui vendita infatti ci vuole una licenza speciale. Altri entrati in uso solo di recente, come acciaio, palladio, bronzo, ottone, o peltro, hanno meno valore.

Potete riconoscere il materiale dalla forma della punzonatura, ovvero la piccola incisione di forma tonda o romboidale che nelle collane e nei braccialetti si trova sull’anello di congiunzione adiacente alla chiusura, negli anelli sulla parte interna del gambo, negli orecchini sui perni.

Il punzone dell’oro ha forma romboidale, mentre quello dell’argento ha forma ovale. Normalmente ci sono due punzoni: in uno viene indicato il marchio di fabbrica; nell’altro un numero, che rappresenta il titolo.

Il titolo è la percentuale in millesimi di metallo nobile presente nel gioiello. Infatti, i gioielli sono sempre costituiti da una parte di metallo puro, e una parte di lega metallica di altro tipo. Questo è necessario perché oro e argento non sono abbastanza duri e si piegherebbero. Per l’oro, i materiali più usati nelle leghe sono rame e argento, spesso combinati insieme. Il titolo in genere usato in Italia può essere 750° (o 18 carati), o 375° (ovvero 9 carati). Quest’ultimo è sempre più usato, perché rende i gioielli in oro un bene più accessibile, quindi ad un costo minore rispetto al 18 carati.PUNZONI METALLI

A seconda del materiale e della percentuale in cui è presente, l’oro assumerà una tonalità diversa: per ottenere l’oro bianco si usa una lega con prevalenza di argento, per l’oro rosa con prevalenza di rame, e per l’oro rosso si usa solo rame. Recentemente si stanno sviluppando nuove leghe, come quella di cobalto, che dà un oro con una lieve sfumatura di blu.

Per quanto riguarda l’argento, tipicamente il titolo per la gioielleria di indosso è 925°, mentre per il vasellame 800°.

Infine, l’acciaio riporta la dicitura “steel”. Per tutti gli altri metalli, c’è solo il punzone del marchio di fabbrica.

Grazie alle nuove normative Europee, c’è ora l’obbligo di indicare tutti i materiali presenti nel gioiello. Questo è particolarmente importante per sapere se è presente nichel, un metallo che veniva usato soprattutto nei gioielli in oro bianco, che aumenta la durata della rodiatura ma scatena spesso reazioni allergiche (le aziende più serie avevano già provveduto a eliminare il nichel dai loro prodotti).

Oggi tutti i prodotti presenti nel nostro negozio sono senza nichel.

Tra tutti i metalli, oro e argento non solo danno i migliori risultati dal punto di vista estetico, ma hanno anche vantaggi pratici. Innanzitutto, raramente provocano allergie; inoltre, hanno una durata molto maggiore, e con un trattamento di lucidatura in negozio tornano come nuovi. Questo non succede con gli altri metalli, che si macchiano e deteriorano irrimediabilmente, e spesso non sono riparabili.

Le pietre. Le pietre diventano preziose quando vengono lavorate: attraverso intaglio, lucidatura, sfaccettatura e altri processi vengono portate alla luce e valorizzate le proprietà della pietra grezza.

Le pietre possono essere classificate in modo molto generale come preziose o semipreziose, dove il criterio è la rarità e la loro bellezza.

Le preziose per eccellenza sono il diamante, lo smeraldo, il rubino e lo zaffiro. Le semipreziose sono le ametiste, i quarzi, il berillio, il topazio, le tormaline, l’agata, la giada, la labradorite…… Le pietre semipreziose oggi hanno subito una rivalutazione, anche perché ce n’è di più belle sul mercato rispetto al passato. Infatti, la stessa pietra a seconda della miniera e della lavorazione può avere colori più o meno intensi, essere più o meno pura, avere una forma migliore o peggiore.

Infine, avrete sentito sicuramente parlare di pietre dure. Vengono chiamate così le pietre che sono traslucide anziché trasparenti, e alcuni esempi sono lapis e il turchese.

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