LA CURA DEI GIOIELLI

La durata dei nostri gioielli dipende da come ce ne prendiamo cura, sia quando li indossiamo che una volta riposti. A seconda dei materiali e della forma, diversi accorgimenti saranno cruciali per un buon mantenimento.

Indossare. I gioielli diventano parte di noi, ed è bello “viverli”. Per fortuna, un buon gioiello può seguirci quasi dappertutto, ed è sufficiente sapere poche regole perché rimanga in buono stato.

In mare, ad esempio, oro, argento e metalli in generale non solo non subiscono danneggiamenti, ma addirittura beneficiano di una lucidatura naturale. Non vale lo stesso per gli orologi, che con l’acqua del mare rischiano di guastarsi irrimediabilmente. Anche nel caso degli orologi impermeabili a 10 atm è bene stare attenti: un tuffo basta per superare la soglia di pressione oltre cui l’orologio non è più impermeabile. Oppure, nel caso dei cronografi, basta schiacciare il tasto per sbaglio per far entrare l’acqua. E’ buona norma se bagnate l’orologio controllare l’impermeabilita’ una volta all’anno, il costo della prova sub è di 15 euro, e lo eseguiamo immediatamente  Se comunque dovesse capitare che dell’acqua marina entri nel vostro orologio, portatelo immediatamente da un orologiaio prima che il sale rovini quadrante e movimento.Per quanto riguarda le pietre, infine, il rischio è che il sale le graffi. Se si tratta di una pietra molto dura comunque, come il diamante, non c’è pericolo.

Per le piscine e le terme, va fatto un discorso diverso. A causa del cloro e di altre sostanze contenute in queste acque, l’argento si ossida e diventa verde, se succede portatelo da noi per la pulizia.

Lacche, creme e profumi creano una pellicola opaca sulle pietre, che nel caso di perle, coralli e turchesi può essere irreversibile.

Infine, è buona abitudine togliere i gioielli di grandi dimensioni quando si è in casa e soprattutto quando si dorme, perché sono particolarmente soggetti a sporcarsi, e rovinarsi.

Riporre. Avere cura nel riporre i gioielli è ancora più importante che nell’indossarli. Un punto importante è non riporli tutti insieme nella stessa scatola; innanzitutto, a seconda dei materiali di cui sono fatti, necessitano di un ambiente diverso; inoltre, le catene si aggrovigliano, le parti lucide si graffiano, le pietre si scheggiano. L’ideale è mettere ciascun gioiello in un sacchetto trasparente (così potete vedere il contenuto), chiuso con una zip. Meglio chiudere sempre le collane sottili, per evitare che si formino nodi. Per quanto riguarda le collane rigide, sempre mantenerne la forma di cerchio, così che non si pieghino. Perle, coralli e turchesi, ma anche pietre dure, non andrebbero mai riposti in luoghi poveri di ossigeno o in ambienti umidi (come le casseforti), altrimenti si opacizzano, anche in modo irrecuperabile. Per questi gioielli l’ideale è un sacchetto di tela, che fa passare l’aria. Gli orologi non dovrebbero essere ammonticchiati. Inoltre, vi consigliamo di metterli ciascuno vicino alla sua garanzia, così che non vada persa.

Pulire. Diversamente da come potrebbe sembrare, fare la doccia indossando gioielli non li pulisce, anzi favorisce l’insinuarsi di sporco. I gioielli, e soprattutto gli orologi, hanno invece bisogno di un trattamento di pulizia specifico (ma semplicissimo). Basta usare acqua e un detersivo sgrassante, come quello per i piatti. Nel caso delle pietre, in particolare, non vanno bene detergenti corrosivi, come alcool, candeggina e acetone. Se lo sporco è molto, lasciate a bagno in acqua e detersivo, e rimuovete poi con uno spazzolino che usate solo per questo ( attenzione se l’orologio non è impermeabile). Le pietre più trasparenti, come gli zirconi, vanno puliti per mantenere la trasparenza. Passamanerie e altri gioielli in stoffa si possono far lavare a secco in lavanderia. Per una pulitura superficiale dell’argento, si può usare un panno specifico per l’argento.

I fili dei cordini si possono lavare con acqua e sgrassante, avendo l’accortezza di farli asciugare.

Mantenimento. Il platino e l’oro bianco vengono sottoposti a un trattamento di superficie detto rodiatura, grazie a cui acquisiscono il tipico biancore. Con l’usura, emerge l’originale colore giallo pallido. Per ripristinare il colore originale comunque è sufficiente portarci il gioiello per ri-sottoporlo al processo elettrolitico di rodiatura: dopo averlo pulito con prodotti speciali, lo ricopriremo di un finissimo strato di rodio, un metallo prezioso dal colore bianco e molto riflettente. Il prezzo cambia a seconda della superficie da trattare, ad esempio per gli anelli è di 15 / 20 euro. Anelli e fedi ingialliscono nelle parti più esposte a sfregamento, mentre le catene nelle parti a contatto con le zone della pelle che sudano di più.

Anche gli orologi vanno incontro a usura, ma anch’essi con trattamenti di lucidatura e satinatura tornano come nuovi, una rimessa a nuovo estetica di un orologio costa mediamente tra i 30 e 50 euro.

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