Il cammeo e la sua storia

Il cammeo

Il cammeo è un gioiello incredibile per storia e lavorazione. Consiste in una conchiglia, o una pietra come l’onice, incisa in modo tale da portare alla luce le diverse stratificazioni di colore che possiede naturalmente. Si tratta di un’incisione a rilievo, ovvero in cui la figura viene ottenuta scavando il contorno (la tecnica speculare è l’intaglio, in cui a essere scavata è la figura stessa). Come potete immaginare, questo procedimento richiede grande capacità tecnica e grande precisione, il che fa del cammeo un oggetto d’arte a tutti gli effetti. Pensate alle sculture o incisioni che si vedono nei musei: vedete anche voi le somiglianze?cammeo picchioPer creare i cammei vengono scelte conchiglie e pietre con due diversi strati di colorazione – tipicamente, il bianco negli strati più superficiali, e il rosa o arancio in quelli più interni – e questo permette di ottenere l’effetto “contrasto” che li contraddistingue: la figura di un colore, e lo sfondo di un altro. Le origini del cammeo sono antichissime, e da sempre la sua storia si è intrecciata a quella di nobili e potenti. I cammei più antichi vennero trovati in tombe risalenti al III secolo a.c., e collocano l’origine di questo gioiello nella civiltà ellenistica. Una delle massime espressioni del genere risalenti a questo periodo è il cammeo Gonzaga, che prende il nome dalla famiglia che lo possedeva nella sua collezione di pezzi d’arte (ora si trova all’Hermitage di San Pietroburgo). Inciso su pietra sardonice, presenta i profili sovrapposti di un uomo e una donna, che si ipotizza essere Alessandro Magno e Olimpiade. Il mantello della figura maschile è un trionfo decorativo e, se aguzzate lo sguardo, noterete due visi – di cui uno potrebbe essere Zeus – che fanno da spilla. anelli  cammeo i belloL’impero romano importa dalla civiltà ellenistica l’arte del cammeo, come molte altre forme artistiche. Uno dei gioielli ritrovati e risalente a quest’epoca rappresenta il profilo dell’imperatore Augusto con una corona d’alloro sul capo. È custodito alla Biblioteque Nazionale de France. Nel Rinascimento, i cammei vivono un momento di rinnovato splendore, e anche in quel contesto gli artisti italiani hanno un ruolo di spicco. Nei secoli successivi, quest’arte subisce una progressiva commercializzazione, ma in Italia resta un nucleo d’eccellenza in cui tutta la produzione avviene a livello artigianale. Vi saluto con un suggerimento: se volete sognare, date un’occhiata alla corona indossata dalla principessa Vittoria di Svezia per il suo matrimonio. Appartenuta a un’antenata, ha una lavorazione floreale alla base, sopra cui spiccano meravigliosi cammei contornati da perle …..infine non dimentichiamo la modernita’ del cammeo.

0
    0
    Il tuo Carrello
    Il tuo Carrello è vuotoRitorna al Negozio